lunedì 28 aprile 2014

Alessandrini alla corte del Re Sole cap. 3

(continua dal cap. 2)

Proseguiamo la disamina della sfortunata relazione tenuta da Alessandrini al convegno degli antisette francesi:

[0:10:44] Per chiarire meglio la questione, questo è il commento postato il giorno successivo all’intervento della dr.ssa Di Marzio su un forum denominato FIRS, gestito dalla dr.ssa Simonetta Po in Italia, curatrice del noto sito web Allarme Scientology, nonché collaboratrice e amica della predetta dr.ssa Di Marzio.

Il commento postato dalla dr.ssa Po lo vedremo tra un momento, perché questo preambolo di Alessandrini merita qualche considerazione. Per la seconda va dato merito ad Alessandrini di avere correttamente riportato le qualifiche della dr.ssa Po, ma se Alessandrini parlasse di cose che conosce, anziché riportare le stupidaggini che venivano scritte sul forum della Tinelli dai pochi ("pochissimi" secondo il Tribunale di Bari) esacerbati ex-arkeoniani risocializzati dal CeSAP, eviterebbe di dire delle stupidaggini.

Alessandrini parla di "gestore" come se un newsgroup fosse una trattoria, ma la sigla "FIRS" sta per Free.It.Religioni.Scientology. Essendo un gruppo Usenet della gerarchia free, non è richiesta l'iscrizione e non ha moderatore. Per cui al pari di tutti gli altri poster, la dr.ssa Po è esclusivamente una frequentatrice del newsgoup, e la figura del moderatore (quella che Alessandrini definisce "gestore") è un ruolo che in un gruppo "free" è un controsenso.

Sorvoliamo poi sul fatto che la Po sarebbe una "collaboratrice" della Di Marzio, un termine che per umana pietà interpreteremo in senso traslato ed estensivo (molto estensivo e molto traslato) come "colui che condivide con un'altra persona certi principi " [1]. Più rilevante è invece il ricorso alla qualifica di "amica", un espediente retorico che, da bravo seguace, Alessandrini ha copiato dalla sua leader carismatica Lorita Tinelli. Vediamo di cosa si tratta.

In un fax inviato al PM dell'inchiesta Arkeon, anziché riferirsi alla dr.ssa Po indicandola come "studiosa" o "esperta di Scientology" o "curatrice del noto sito web Allarme Scientology" come ha correttamente fatto Alessandrini, la Tinelli ne ha svilito la figura di ricercatrice, attribuendole il ruolo di "amica di" (anche in quel caso della dr.ssa Di Marzio). In questo modo la Tinelli ha tenuto nascosto all'interlocutore la rilevanza della Po come studiosa di Scientology e di tematiche settarie, attribuendo le sue asserzioni non alla sua competenza, ma alla partigianeria di chi prende le difese di un amico. Si tenga inoltre presente che nel fax della Tinelli l'aggettivo "amica" serviva a richiamare il dualismo amico-nemico. All'epoca infatti, un'altra seguace della Tinelli, Gabriella Monaco, aveva segnalato al PM la dr.ssa di Marzio indicandola insensatamente come la pericolosa "guru in pectore" di una "psicosetta".

Si tratta di un "cliché blocca-pensiero", come si apprende da un testo pubblicato perfino dalla Tinelli, ossia un artificio linguistico il cui uso gli antisette attribuiscono alle sette, al fine di evitare che gli adepti si pongano delle domande che per il gruppo sarebbero imbarazzanti. In sostanza è una propaganda in forma di slogan che serve a evitare che l'adepto ragioni con la propria testa. Il meccanismo è il seguente: se tizio è amico dei nostri nemici, diviene superfluo conoscere le sue argomentazioni, è un nostro nemico e tanto basta. Bene, ora sappiamo che come le sette anche gli antisette ricorrono a questo metodo.

Infine un inciso in merito al testo pubblicato dalla Tinelli. La pratica di copiare pagine altrui per arricchire i propri blog o siti web senza indicare il vero autore, non è di certo un'esclusiva degli antisette, ma nel caso del sito della dr.ssa Po (Allarme Scientology) questa pratica ha assunto le dimensioni di un saccheggio. Un abuso operato proprio da quei nobili antisette che si atteggiano a paladini dei diritti civili. Come il lettore avrà già capito, anche la pagina sul cliché blocca-pensiero è stata illecitamente copia-incollata dalla tenera piccola fiammiferaia dr.ssa Lorita Tinelli, senza riportare l'indicazione del vero autore (nel caso in questione del traduttore). Un comportamento che da scorretto diviene pateico se si considera che la presidente di "un'associazione di VOLONTARIATO SERIA che tiene alla tutela della gente" Lorita Tinelli, non perde occasione per denigrare la Po (oltre che segnalarla alle autorità e querelarla; nel momento in cui scopiazzò quel testo, la Tinelli aveva già presentato 5 denunce contro di lei), e se si considera che è palese che lo scopo di quel plagio era fare uno sgarbo. Un comportamento che restituisce in modo impietoso la personalità di chi si propone come difensore delle vittime di abusi [2].

Ora possiamo finalmente vedere cosa, secondo Alessandrini, ha scritto "di particolare gravità" la dr.ssa Po:

[0:11:13] Scrive: "ieri a Varsavia, nell’ambito degli incontri Oscè, si è tenuto un panel sulla discriminazione istituzionale e la stigmatizzazione delle minoranze religiose e spirituali che ha visto come focus la situazione italiana e romena. Tra i relatori, Raffaella Di Marzio, il senatore Perduca" - ex senatore - "il giornalista Camillo Maffia, il maestro di Arkeon Campidoglio, che hanno illustrato che cosa significa convivere in Italia con movimenti antisette estremi e con la squadra speciale della polizia di cui si sospetta fortemente l’incostituzionalità, che ha eletto i primi a suoi informatori privilegiati, con i disastri umani che si sono visti negli ultimi anni, dal caso degli inesistenti Angeli di Sodoma, a quello di Elena Finocchi, fino al caso Arkeon, fiore marcito all’occhiello del CESAP", un’associazione italiana, "e alle pesanti molestie giudiziarie contro chi osa cantare fuori dal loro coro, o si permette di criticare il loro modo di operare. Della squadra antisette e delle associazioni private antisette sue referenti privilegiate ha trattato in lungo e in largo il sito Libero Credo, portando alla luce fatti e documenti che dovrebbero inquietare tutti i cittadini che ancora credono nella democrazia e nella libertà di parola e di pensiero".

Si stenta a crederlo, ma per Alessandrini questa è diffamazione, ma lasciamo che concluda il suo ragionamento.

[0:14:46] Qui non c’è scritto, ma il sito Libero Credo pubblica continuamente posta elettronica rubata, sottratta illegalmente alle caselle postali delle associazioni italiane. Posta privata.

Bingo!

Si tratta di questo: il sito Libero Credo ha pubblicato delle e-mail attribuite al "Forum antisette", dove i nostri eroi si aggiornano sui loro maneggi con il vertice della Squadra Anti Sette, nella persona della dr.ssa Maria Carla Bocchino. Maneggi tesi a molestare le solite Di Marzio e Po tramite la magistratura (Scientology docet). Data la gravità del contenuto di quelle missive, era logico aspettarsi che Tinelli, Alessandrini & C. si sarebbero affrettati a giurare che si tratta di falsi. E incede no: come le vecchie zie davanti al buffet di una festa nuziale, l'astuto Alessandrini non vuole perdere l’occasione per ripetere le sue vittimistiche lamentazioni, ma così facendo conferma l'autenticità di quelle imbarazzanti e-mail e gli intrallazzi che vi sono raccontati. Ma di questo parleremo più avanti, adesso vediamo invece come conclude Alessandrini:

[0:15:31] In sintesi, in Italia opererebbero, a detta di questi soggetti, movimenti antisette estremi, ossia le associazioni federate alla FECRIS, i cui associati sarebbero anche consulenti e referenti privilegiati del dipartimento di polizia antisette. Ne coordinerebbero le attività, pur senza preparazione specifica, dando luogo sovente a clamorosi errori giudiziari e non mancando di realizzare vere e proprie persecuzioni giudiziarie.

Il nostro "soggetto" usa il condizionale, "opererebbero", per rendere ipotetica questa ricostruzione, ma è tutto indiscutibile:
  • anche se Alessandrini fa di tutto per eluderlo, che quelle federate FECRIS siano delle associazioni "antisette" (così come lo sono i colleghi francesi che lo stanno ascoltando) è un dato oggettivo: FAVIS, "Familiari Vittime delle Sette"; ARIS, "Ass. Ricerca e Informazione sulle Sette"; "Forum delle associazioni italiane di ricerca e informazione e contrasto dei movimenti settari", ecc.; 
  • che siano "estremi" è un giudizio qualitativo e quindi soggettivo, ma quale altro termine usare per chi definisce "psicosette" tutti i movimenti del potenziale umano [3], oppure definisce "sette manipolatrici e plagianti" tutte le associazioni che propongono pratiche New Age [4], o vede il Demonio in tutte le chiese "alternative alle chiese riconosciute e alle comunità cristiane tradizionali"? Forse: fanatici?
  • che siano "referenti" della Squadra Anti Sette è lo stesso Alessandrini a dichiararlo;
  • che siano dei "privilegiati" è spiegato in modo incontestabile in questo post;
  • che siano "senza preparazione specifica", è nuovamente un dato oggettivo: Alessandrini è un ragioniere in pensione; il presidente dell'ARIS Toscana Mario Pierotti un vigile urbano; quello dell'ARIS Veneto Mario Martini una guardia giurata, e Verdecchia di "Giù le mani da bambini" un caramellaio (a cui sono stati tagliati il telefono e il gas). Un caso a parte è quello della dr.ssa Lorita Tinelli, che una qualifica adeguata l'avrebbe pure, ma la cui (mancanza di) credibilità e scientificità è assimilabile a quella dei creazionisti. Quanto all'ultimo referente della psico-polizia, don Aldo Buonaiuto, la sua competenza e ragionevolezza sono certificate dalle enormità contenute, per esempio, nella sua relazione sugli "Angeli di Sodoma", che ha definito "un gruppo davvero pericoloso e violento. Criminale." Un gruppo che secondo Buonaiuto era addirittura responsabile di "sacrifici umani" e "cannibalismo"; accuse rivelatesi infondate (oltre che strampalate) già dal GUP nell'udienza preliminare e classificabili alla voce delirio (ma gli accusati si sono fatti mesi di detenzione preventiva, e Buonaiuto continua ad essere referente della squadra della dr.ssa Bocchino);
  • in merito alle "persecuzioni giudiziarie", vanno tenute in considerazione le assurde querele presentate da Alessandrini (su indicazione della d.ssa M. Carla Bocchino della Squadra Anti Sette) contro le solite due studiose (che vedremo meglio in futuro). Vanno poi considerate la decina di querele depositate da Lorita Tinelli contro la dr.ssa Silvana Radoani (conclusesi con la dr.ssa Lorita Tinelli condanna a risarcire di oltre 8 mila euro la dr.ssa Radoani); le 15 (quindici) querele (ancora da definire) presentare dalla dr.ssa Tinelli sempre contro le solite due studiose (più la Radoani e altri). Non va inoltre trascurato l'accanimento e le molestie contro la Di Marzio che viene qui riassunto. Se teniamo presente che per questa sorta di stalking giudiziario (che segue le direttive della "psicosetta" Scientology) i nobili antisette italiani hanno goduto dell'appoggio - come denuncia Libero Credo e come conferma Alessandrini - dei vertici dello SCO nella persona della dr.ssa Maria Carla Bocchino, come dobbiamo definirla se non persecuzione giudiziaria? Campagna di stimolazione emotiva?
  • quanto ai "clamorosi errori giudiziari", anche qui gli esempi concreti purtroppo non mancano. Nel capitolo precedente ne abbiamo visto un breve elenco, poco sopra abbiamo ricordato le responsabilità di don Aldo Buonaiuto; e dell'inchiesta Arkeon, già lungamente trattata in questo blog, va detto che il PM si è avvalso della consulenza dell'"esperta a livello nazionale" Lorita Tinelli. Si noti che del "caso Arkeon, fiore marcito all’occhiello del CESAP", la Tinelli non è stata solo la consulente, ma addirittura la promotrice dell'azione giudiziaria con una sua denuncia. Sempre inerente al caso Arkeon, anche l'auto-nominato esperto di movimenti settari Maurizio Alessandrini ha i suoi bravi "clamorosi errori": ha dichiarato che erano "decine e decine le vittime della setta Arkeon nella Provincia di Fermo", per venire poi sbugiardato da una sentenza che ha sancito che Arkeon non era una setta e non plagiava nessuno [5]. Su queste "decine e decine" di vittime nella sola provincia di Fermo denunciate da Alessandrini, resta da precisare che non si ha notizia di un solo fermano che abbia partecipato ai corsi di Arkeon.
Quanto a persecuzioni ed errori giudiziari, assume un aspetto comico il caso di Aldo Verdecchia (il componente del "Forum antisette" che ad Alessandrini suscita imbarazzo), il quale ripete ossessivamente che da un ventennio sta lottando contro una "setta di degenerati morali, pornografi e plagiatori, collusa con autorità giudiziarie, politiche e religiose", da lui ripetutamente segnalata alle autorità. Per correttezza va detto che queste segnalazioni di Verdecchia qualche risultato l'ha ottenuto e delle indagini in effetti sono state svolte, ma ovviamente non hanno portano a nulla. Non si pensi però che Verdecchia si sia sognato tutto e abbia accusato degli innocenti: il mancato castigo - sostiene Verdecchia - è colpa di un complotto (poteva mancare?) che ha fatto venire "a mancare il corpo del reato". Ecco come avrebbero agito i congiurati secondo Verdecchia: durante una perquisizione nello studio del degenerato morale pornografo ecc., sarebbero state ritrovate "19 casse del materiale pedopornografico", solo che - sostiene sempre Verdecchia - "alle ore 23.30 dello stesso giorno lo stesso pretore si recava negli uffici di Macerata e ordinava dietro pressione di un altro prelato l’immediata restituzione del materiale al proprietario". Nuova denuncia di Verdecchia e nuova inchiesta della magistrature, dove risulta che, così come la setta, anche questo materiale non è mai esistito, e Verdecchia si ritrova sul banco degli imputati e viene condannato (anche in appello). Secondo Verdecchia le cose sarebbero andate diversamente se un testimone - o meglio: l'unico testimone - dell'esistenza di quel materiale, non fosse deceduto in un incidente stradale. Attenzione però: si tratta di un incidente che secondo Verdecchia appare "dalla dubbia dinamica".

Da tutto questo si comprende bene da cosa Aldo Verdecchia ricava la sua idea dell'esistenza di una tentacolare e potente setta che ruba i bambini. Rimane invece da capire come sia possibile che un organo della Polizia di Stato si avvalga della collaborazione di un collaboratore così improbabile.

A tutt'oggi contro Verdecchia è in corso anche un ulteriore procedimento giudiziario giunto in appello. Anche questa è una vicenda in puro stile "antisette": Verdecchia denuncia un giudice che ritiene coinvolto nel complotto che protegge la setta di degenerati morali pornografi ecc. Parte l'inchiesta, ma già in fase istruttoria il giudice viene scagionato, e sul banco degli imputati ci si ritrova Verdecchia imputato di diffamazione e calunnia. (Ci sarebbe inoltre anche la vicenda che vede Verdecchia contrapposto anche a un'assistente sociale, pure lei accusata di far parte del solito complotto, ma è in pratica la stessa storia del giudice, per cui soprassediamo.)

A questo punto diviene evidente un dato: facendo nome e cognome, Alessandrini accusa di essere dei bugiardi, delle persone che al contrario hanno detto cose vere. La conseguenza logica di queste distorsioni compiute da Alessandrini la lascio trarre al lettore, ma non ci sono molte alternative. C'è di più: il nostro "soggetto" non sta parlando a nome personale. Essendo il portavoce del "Forum delle associazioni italiane ecc.", le sue avventate dichiarazioni vanno ascritte anche ai responsabili delle associazioni che compongono il "Forum": Lorita Tinelli e Luigi Corvaglia del CeSAP, Emanuela Fontana e Mario Pienotti dell'ARIS Toscana, Milena Bolgan e Mario Martini dell'ARIS Veneto, Aldo Verdecchia di "Giù le mani dai bambini". Diamo il dovuto onore al merito pure a loro, e ai miei lettori do appuntamento alla prossima puntata, questa volta per delle sonore risate.


(continua)


Note:

1) Certo, lo so bene che è una definizione che ha ben poco a che vedere con il sostantivo "collaboratrice", ma avevo avvisato che - per pietà - avrei forzato quel vocabolo in un senso "molto estensivo e molto traslato"; anche perché nella relazione di Alessandrini sono numerose le cose ben più gravi su cui soffermarsi.

2) "Il CeSAP e la sottoscritta sono sempre dalla parte delle persone in difficoltà [...] Chiunque ne abbia bisogno, può tranquillamente contattarci. Troverà il sostegno di sempre." (L. Tinelli)

3) "Prima in Italia vi era una grande distinzione tra gruppi presenti al Nord che rinviavano ad una realtà più tecnologicamente avanzata e gruppi operanti al Sud, dove vi era una maggiore presenza di santoni e maghi e nel cui ambito tutto era oggetto di sincretismo. Adesso la situazione si è un po’ riequilibrata e quindi si registrano gruppi del potenziale umano (comunemente chiamati «psicosette»), che hanno diffusione su tutto il nostro territorio nazionale." (Audizione della dr.ssa Lorita Tinelli alla Commissione Giustizia del Senato, 21 settembre 2011)

4) "La nostra ultradecennale esperienza in materia di sette e di manipolazione psico-fisica ci ha portato a conoscere i danni psicologici e finanziari arrecati a persone e famiglie italiane da quella miriade di “associazioni culturali” ed “accademie olistiche” (vere e proprie sette manipolatrici e plagianti) appartenenti alla nebulosa della new age". (Comunicato stampa "Forum antisette")

5) Questa la sentenza del tribunale di Bari: "Ecco che quindi, la mancanza di coartazione dei partecipanti alla frequentazione, la mancata sussistenza del reato di cui all’art. 613 c.p. [il procurato stato di incapacità - ndr] ed anche l’insussistenza stessa del pericolo immaginario [...] è ovvio che la pratica Arkeon lasciasse libera scelta nell’utente di andare e tornare, di avere o meno fiducia nella relativa efficacia" (motivazione sentenza, pag. 161)