venerdì 9 marzo 2012

Intervista a Maria P. Gardini cap. 4

Altri aspetti che smentiscono che Maria Pia Gardini sia stata in Scientology solo per cercare di "tirare fuori" la figlia:

- La figlia muore il 18 novembre del 1990 e già "il 29 novembre, 11 giorni dopo la morte di mia figlia, tornai a Flag", racconta Maria Pia nel suo affidavit. E continuerà ancora a lungo ad essere membro della Sea Org, a salire il cosiddetto "Ponte della Libertà Totale" di Scientology, a fare donazioni in denaro; "fino alla fine del 1994" (affidavit).

- Un altro elemento che rende non credibile che Maria Pia Gardini sia stata per tanti anni una finta adepta che considerava Scientology una pagliacciata, sono le verifiche di sicurezza, che in Scientology sono assillanti per tutti, ma addirittura asfissianti sia per gli OT, sia per i membri della Sea Org. La Gardini era entrambe le cose.

Qui vengono definite asfissianti, ma l'opinione della Gardini in merito è ben più radicale: "massacrano le persone" (exscn). Le verifiche di sicurezza sono fatte con l'ausilio dell'e-meter, una sorta di elementare macchina della verità, alla paranoica ricerca del più recondito pensiero critico su Scientology o Hubbard, e sono molto temute. Anche oggi Maria Pia Gardini non ha alcun dubbio che l'e-meter funzioni ("mi spiace doverti contraddire ma l'e-meter funziona" (FIRS), "ho fatto alcune sedute esplicative apersone che volevano vedere come funzionava e che dicevano che all'e-meter si può facilmente mentire" (firs)). Non è plausibile che - credendo nell'efficacia dell'e-meter - la Gardini sia riuscita a farla franca nella sua finzione anche solo per qualche mese. Figuriamoci per 9 anni.

- Anche le "attestazioni" sono un elemento che rende non plausibile la versione di Maria Pia Gardini. In Scientology si ritiene che un OT sia una specie di semidio, dotato di poteri soprannaturali. Per "attestare" ognuno di quegli 8 livelli, ossia per certificare di averne acquisito i benefici e i super-poteri, occorre accettare fino a interiorizzare quanto scritto da Hubbard. Oggi la Gardini si riferisce alle pratiche di Scientology con termini molto dispregiativi, presentandole come un insieme di idiozie. Si tratta però di idiozie a cui gli scientologi credono senza riserve, e senza una convinta accettazione di quelle scritture sarebbe impossibile "attestare" un livello OT: la falsa attestazione verrebbe prontamente smascherata dall'e-meter (che per Maria Pia Gardini è efficace). Va infine ricordato che una attestazione va al di là della dichiarazione formale: si esprime in un comportamento che deve trasmettere sincero entusiasmo e convinzione.

- Un adepto che - se fosse possibile - sta solo fingendo tanta convinzione e entusiasmo perché sotto ricatto, venuta meno l'arma di ricatto "naturalmente" abbandonerebbe quella "gabbia di matti" senza nemmeno voltarsi indietro. Lei invece fa tutt'altro. Era in America dove era "l'auditor con la produzione più alta" (affidavit), quando dall'Italia riceve una notizia drammatica: la figlia è in fin di vita. Logicamente si precipita in Italia, non prima però di compiere due azioni molto meno logiche per chi ritiene Scientology solo "fuffa". Due azioni che dimostrano che al pari degli altri "scemologi", anche Maria Pia Gardini crede nell'efficacia dei procedimenti ideati da Hubbard:
  • "Poco prima di partire avevo chiesto al senior C/S, Kathy Webb, di darmi un programma per audire mia figlia. L'avrebbe aiutata fisicamente" (affidavit)
  • "Acquistai il pacco [di OT 8, il massimo livello spirituale] prima di tornare in Italia" (affidavit). 
- Sono trascorsi solo undici giorni dal decesso della figlia, quando la Gardini ritorna in America, dove "tornai immediatamente al lavoro" e poco dopo si reca sulla Freewinds, la nave da crociera di Scientology, per fare OT 8, e dove oltre un mese dopo la scomparsa della figlia acquista "anche un braccialetto d'oro con l'insegna di OT del costo di migliaia di dollari" (affidavit), per la precisione sette milioni di lire.

La figlia è deceduta, non c'è più il ricatto della disconnessione, è svanita la speranza di "poterla tirare fuori", Maria Pia Gardini sostiene di aver preso la porta ed essersene andata, eppure continua a comportarsi come una scientologa convinta. E come ogni scientologo convito anche la Gardini "attesta" il raggiungimento dello straordinario stato di OT 8, chiamato "Verità rilevata", per il quale doveva percorrere la sua "traccia fino al mollusco" (dopo che si era già vista "a cavallo di un pianeta, intenta a giocare a palla nientemeno che con la luna" (IMAIS)).

In seguito Maria Pia dirà che ha fatto OT 8 come omaggio postumo a sua figlia, "perché Federica desiderava ardentemente vedere cosa sarebbe accaduto una volta raggiunto OT 8. E così, per esaudire il suo ultimo desiderio". Una spiegazione che evidenzia l'ostinazione con cui la Gardini ripete la sua versione a dispetto dell'evidenza.

- Da chi è "costretto" a praticare Scientology benché convinto che sia tutta "una follia", ci si aspetterebbe una partecipazione ridotta al minimo. Un contributo alla vita del gruppo senza lode e senza infamia, al solo il fine di galleggiare anonimamente. Non ci si aspetta certo che questo "finto fedele" diventi un esponente di spicco all'interno della chiesa, ma la Gardini ricorda con orgoglio il premio di "miglior auditor del pianeta" ottenuto per aver consegnato il maggior numero di ore di auditing in un anno. Premio ricevuto due volte e sbandierato non con l'ironia di chi stava fingendo, ma con l'orgoglio di chi lo considera un riconoscimento importante.

(Per chi ha la curiosità di sapere come la Gardini riuscì ad essere "l'unica" a possedere "gli standard elevati" che ci si aspetta da un auditor di Flag, ecco la risposta: "Il mio segreto? Semplicemente applicare la tecnologia di Ron Hubbard alla lettera". Quella tecnologia che lei avrebbe sempre considerato "fuffa", "spazzatura", "follia", "truffa", ecc.)

- Infine, è Maria Pia Gardini stessa a sostenere che ha maturato l'idea di lasciare Scientology quando ha smesso di credere nella sua dottrina e non perché era venuta a meno la minaccia di disconnessione. Nell'affidavit rilasciato nel 2001 si legge che la sera che sulla nave attestò OT 8, scese a terra con alcuni amici per visitare il casinò di Nassau. La Gardini era rimasta fortemente delusa da OT 8, e in più dentro al casinò rimane allibita nel vedere ai tavoli da gioco le 3 più alte cariche dell'organizzazione. Per i principi di Scientology è una cosa inaudita, come scoprire che il Dalai Lama è un trafficante di armi. Così, Maria Pia Gardini conclude che: "Tra questi tre dirigenti scoperti ai tavoli da gioco e la delusione di OT VIII mi resi conto che si trattava solo e semplicemente di spazzatura". Se ne rende conto in quel momento, quindi non è vero che l'ha sempre considerata tale, come non è vero che alla morte della figlia ha deciso di lasciare Scientology perché non aveva "più ragione di rimanere".

Più possibilista, recentemente sul forum Exscn ha scritto: "forse qualche volta ci avevo creduto". Solo "qualche volta" però, e comunque: "forse".

Anche la seconda affermazione della Gardini ("a fine 90 è morta e io ... dissi: io me ne vado, non ho più ragione di rimanere") è completamente smentita dalle sue stesse dichiarazioni.

Nel "Libro nero delle sette in Italia" Maria Pia Gardini dà una spiegazione molto diversa della sua decisione di lasciare il gruppo. Racconta che alla morte della figlia si sentì "privata di ogni emozione e della voglia di vivere: ero una donna finita, con uno strazio talmente grande nell'anima da non aver voglia di niente". Per la Gardini "Fu allora che non ne volli più sapere di Scientology". Distrutta dal dolore, prende una decisione comprensibile. È quindi a causa di questa straziante inconsolabile sofferenza e non per la decaduta minaccia di "disconnessione", che la Gardini decide (in un primo tempo, poi si ricrede) di "chiudere definitivamente con quella vita, per restare accanto ai pochi membri della famiglia rimasti".

Poiché al pari di ogni altro adepto anche la Gardini era in Scientology perché ci credeva (e non per cercare di "tirare fuori la figlia", oppure per la minaccia della "disconnessione", ecc.), diventa quindi perfettamente comprensibile che successivamente, quando di nuovo deciderà di uscire, volesse "lasciare l'Organizzazione nel migliore dei modi, senza litigi o incomprensioni" (LNDS) e che accetti di sottoporsi al lunghissimo iter previsto per l'uscita dalla Sea Organization (non da Scientology, ma dalla struttura "di élite" di Scientology). Un iter che nell'ottobre del 1991, a quasi un anno dalla scomparsa della figlia, era iniziato solo da "qualche settimana".

Dal forum FIRS (free.it.religioni.sientology), 19 gennaio 2009:
"Quello che continuo a non capire è perchè, dopo aver aderito a Scientology senza crederci e solo per amore di tua figlia, ... sei rientrata [a Clearwater in Florida - ndr] per completare il "percorso di uscita" ... Non potevi semplicemente prendere la porta come hanno fatto tanti altri prima di te?" 
"Avevo una casa a Clearwater che avevo messo in vendita e quindi dovevo andare a fare il contratto e quando sono arrivataall'aeroporto di Tampa invece del taxi per andare a casa c'era ad aspettarmi il pullmino di Flag".